Gallivaggio, il cuore della valle: la riqualificazione del santuario, un progetto che unisce

Sulla sua rivitalizzazione ci conta molto. Per la comunità, e per la sua capacità di viversi sempre più autenticamente nella sua dimensione cattolica.  Don Marco Maesani saluta con grande soddisfazione il decollo del cantiere per la riqualificazione del santuario di Gallivaggio che, dice sull’ultimo numero del bollettino parrocchiale, “è il simbolo della nostra gente, della nostra tradizione e devozione, e simbolo deriva dal greco e significa qualcosa che unisce, in questo caso il cielo e la terra”. Il prevosto di Campodolcino sottolinea anche come l’avvio dei lavori sia stato reso possibile dalla capacità di fare sinergia di diversi enti “che si sono interessati del santuario, della strada statale e della montagna franata”, ovvero comuni, Provincia, Regione e Comunità Montana.  Un’unità d’intenti a beneficio della nuova vita di un santuario che, prosegue, “riguarda i pochi cattolici rimasti e ha un notevole richiamo artistico, culturale e storico, che è un bene della valle e non solo dei cattolici”.  Per finanziare i lavori manca una somma di un milione di Euro per reperire il quale il parroco fa appello al buon cuore dei fedeli e di chi, in vario modo, desidera contribuire. 

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